Piero Simondo

Piero Simondo

PRESSO:

CASA MUSEO JORN

Via Gabriele d'Annunzio 6, 17012 Albissola Marina

ORARI

giugno e settembre:

martedì 9-12
giovedì 15-18
sabato e domenica 10-13/16-19

Luglio e agosto:

martedì 9-12
giovedì 15-18
sabato e domenica 10-13/16-20

CONTATTI

Tel. 3331700316
email: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
www.amicidicasajorn.it

Symbjornts

a cura di Luca Bochicchio e Daniele Panucci
Casa museo Jorn / dal 4 giugno al 4 settembre 2022
Ad Albissola Marina approda la grande mostra retrospettiva su Piero Simondo: artista, filosofo e sperimentatore, protagonista dell’avanguardia internazionale del secondo Novecento,
tra i fondatori dell’Internazionale Situazionista

Quella di Albissola è la terza tappa, dopo Alba e Torino, di un progetto itinerante tra Liguria e Piemonte, volto a far conoscere e riscoprire la figura di Piero Simondo, nato a Cosio di Arroscia (Imperia) nel 1928 e scomparso a Torino il 6 novembre 2020


PIERO SIMONDO.
LABORATORIO SITUAZIONE ESPERIMENTO

promossa dall’Archivio Simondo e dal Comune di Albissola Marina
con il contributo di Fondazione De Mari
La mostra di Albissola
Le sale espositive del Centro esposizioni del MuDA e di Casa Museo Jorn ospitano una accurata selezione di dipinti, monotipi, sculture e video che, attraverso la loro eterogeneità, scandiscono i decenni di attività di Piero Simondo, attraversando tutta la seconda metà del secolo e soffermandosi su aspetti poco noti della produzione artistica dell’artista originario di Cosio di Arroscia.
Oltre ai monotipi – con cui l'artista diede inizio alla propria ricerca sperimentale ad Alba, nei primi anni ’50 insieme a Giuseppe Pinot Gallizio e, successivamente, ad Asger Jorn - in mostra sono presenti le topologie, i dipinti tridimensionali realizzati a partire dai primi anni ’60 a Torino, che costituiscono una sorta di corrispettivo sperimentale agli studi teorici sul concetto di spazio nella filosofia di Poincaré (oggetto della tesi di laurea di Simondo in filosofia). Sono inoltre esposti alcuni grandi dipinti che denotano la tensione verso lo spazio e l’ambiente architettonico, sottolineato anche da pannelli decorativi e sculture mobili.
Tra gli anni ’60 e ‘90 l’artista sperimentò diverse tecniche di generazione spontanea dell’immagine (tra cui ipo-pitture, nitroraschiati, decalcomanie, collage), che nella mostra albissolese trovano ampio spazio. Attraverso la mostra diffusa è infatti possibile conoscere meglio l’originale ricerca artistica di Simondo, figura che ebbe un’importanza notevole per lo sviluppo delle relazioni artistiche, intellettuali e culturali internazionali nella città di Torino e nel territorio cuneese e savonese.
Interessato ai processi di creazione delle immagini e alla situazione-laboratorio, Simondo ha sempre sperimentato tecniche e linguaggi espressivi anti-convenzionali evitando di inserirsi chiaramente in correnti o stili e creando opere con tecniche e materiali disparati, elaborando metodologie e teorie anche in forma scritta e producendo numerosi libri e saggi su temi quali lo strutturalismo, il labirinto, il pensiero logico, la psicologia della conoscenza, l’arte elettronica. Analizzando le opere, gli scritti filosofici e i progetti creati lungo il corso della sua vita, è possibile seguire gli sviluppi del pensiero critico di un uomo che ha sempre cercato e trovato nel laboratorio e nella ricerca sperimentale le chiavi metodologiche e processuali di un’attività artistica in costante movimento, praticata in chiave sociale e didattica, oltre che estetica.
Accompagnano le opere alcuni video sperimentali ritrovati nell’archivio personale dell’artista e una sezione che racconta la significativa esperienza de "La Bottega delle Nuove Forme”, condotta dal maestro Franco Brunetta, prima allievo poi amico e collaboratore di Simondo, che in situazione scolastica ne ha portato avanti i laboratori sperimentali e antididattici di produzione artistica.